Il 9 giugno 1939 debutta nelle sale d’oltralpe “Alba tragica”, che Marcel Carné trae da una sceneggiatura di Jacques Viot con dialoghi scritti da Jacques Prévert (il poeta ha già un rapporto stretto con il cinema). È la storia di un assassino (Jean Gabin) barricato in un appartamento e diviso tra due amori (Jacqueline Laurent e Arletty), il quale rivive le circostanze che l’hanno portato a uccidere. Un raffinato impianto narrativo, intriso di pessimismo e non immune da aggiustamenti e censure, incrementate dal successivo sopravvento nazista. Un remake americano: “La disperata notte”.

Jean Gabin e Arletty

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