Il 20 ottobre 1982 debutta nelle sale della Francia, fra i numerosi Paesi co-finanziatori, Lo stato delle cose (in Germania arriverà esattamente una settimana dopo). Lo dirige Wim Wenders, che, attraverso le difficoltà di una troupe rimasta al verde a Lisbona, in attesa (beckettiana) del ritorno del produttore, rafforza la sua riflessione su funzione e limiti della settima arte (e il personaggio del regista, alias Patrick Bauchau, tornerà in “Lisbon Story”). Il concetto è ulteriormente potenziato dalla presenza nel cast di due cineasti ammirati da Wenders: Samuel Fuller e Roger Corman.

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