Il 31 marzo 1956 sugli schermi americani si proietta per la prima volta Il colosso d’argilla, dramma sportivo diretto da Mark Robson liberamente ispirato alla figura del pugile Primo Carnera (che citerà vanamente in giudizio i realizzatori, sostenendo il danneggiamento della sua reputazione). È l’ultimo film di Humphrey Bogart, qui Eddie Willis, cronista sportivo disoccupato, che si fa coinvolgere in un’impresa disonesta orchestrata da Nick Benko (Rod Steiger), un organizzatore di incontri truccati. “Bogey” non amava lavorare con Steiger, in quanto non ne apprezzava la tecnica recitativa.

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