Il 19 settembre 1980 la carica anarchica de Il pap’occhio invade i cinema italiani. Renzo Arbore, ormai star del piccolo schermo, chiama a raccolta tanti amici e collaboratori (Andy Luotto, Mario Marenco, Isabella Rossellini, Silvia Annichiarico, Fabrizio Zampa, Melato, De Crescenzo, Benigni, Abatantuono…), ottenendo anche illustri partecipazioni di pochi secondi. Il plot – l’organizzazione di una tv di Stato vaticana – non è che un pretesto. Il film – gran successo di pubblico – sarà sequestrato per vilipendio alla religione, poi riabilitato, reintegrato dei tagli imposti e ridistribuito.

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