Il 7 febbraio 1992 i cinema nordamericani iniziano a proiettare Mato Grosso, quinto degli undici film diretti da John McTiernan. Sean Connery – che per l’insolito look con coda di cavallo s’ispira al compositore del film, Jerry Goldsmith – vi interpreta un eccentrico medico isolatosi in Amazzonia, dove sperimenta cure per il cancro, rintracciato da un’indesiderata e più pragmatica ricercatrice che lavora per una casa farmaceutica (Lorraine Bracco, in una performance accolta piuttosto male dalla critica). Un’opera ambiziosa, che parla anche dei danni subiti dalla foresta brasiliana.

Related Article