Il 15 aprile 1976 esce “Il secondo tragico Fantozzi”, secondo capitolo della saga incentrata sulle vicende dell’impiegato Ugo Fantozzi, ideato ed interpretato da Paolo Villaggio e diretto da Luciano Salce.

La trama ruota attorno alle sfortunate vicende di Fantozzi nella sua azienda, la Megaditta, e nella sua vita quotidiana. Tra licenziamenti imprevisti, umiliazioni da parte del capo e situazioni assurde, Fantozzi si trova costantemente in situazioni comiche e scomode.

Il film è stato prodotto da Bianco e Nero e Rizzoli Film e le riprese si sono svolte principalmente tra Roma e Milano, catturando l’atmosfera unica dell’Italia degli anni ’70.

Il cast vanta una serie di talenti della commedia italiana, tra cui Gigi Reder, Anna Mazzamauro, e Plinio Fernando, che hanno portato alla vita personaggi indimenticabili che circondano Fantozzi nelle sue avventure tragicomiche.

La colonna sonora è stata curata da Fabio Frizzi.

“Il Secondo Tragico Fantozzi” ha ricevuto un’accoglienza calorosa da parte del pubblico e della critica, diventando un punto di riferimento nella storia della commedia italiana. L’umorismo surreale e le performance brillanti hanno contribuito al suo status di cult.

Curiosità

  • Il film è stato redistribuito nelle sale italiane dalla Eagle Pictures, con un nuovo restauro in 2K, dal 2 al 4 novembre 2015.
  • La premiere del film si è tenuta a Saint Vincent il 10 aprile 1976.
  • Visto di censura italiana n. 68316 rilasciato il 9 aprile 1976.
  • Condivide il titolo con il secondo romanzo di Fantozzi, scritto dallo stesso Paolo Villaggio.
  • Diversamente da Fantozzi (1975), Giuseppe Anatrelli (Luciano Calboni) non è doppiato da Gianni Marzocchi ma recita con la propria voce.
  • L’hotel Capri dove Ugo Fantozzi (Paolo Villaggio) e la Signorina Silvani-Calboni (Anna Mazzamauro) sono in vacanza è in realtà l’Hotel delle Nazioni a Roma.
  • Il night club “L’ippopotamo” dove Ugo Fantozzi (Paolo Villaggio), Luciano Calboni (Giuseppe Anatrelli) e Renzo Filini (Gigi Reder) passano la notte era in realtà il noto piano bar “Capriccio” a Roma.
  • Il film russo che i dipendenti sono costretti a guardare dal professor Guidobaldo Maria Riccardelli (Mauro Vestri) si intitola La corazzata Kotiomkin. Il titolo parodizza La corazzata Potëmkin (1925): la decisione di inventare una parodia è dovuta al fatto che non potevano utilizzare filmati dal film russo originale. Anche il nome del regista del film è stato parodiato: il Serghei M. Ejzenstejn originale è diventato Serghei M. Einstein. La scena che parodizza quella della Scala di Odessa della corazzata Potëmkin è stata appositamente girata dal regista Luciano Salce davanti alla Galleria Nazionale d’Arte e Contemporanea di Roma e poi il film è stato invecchiato artificialmente. La scena dell’occhio della madre vede come attrice Alba Maiolini. La colonna sonora è tratta dalla promenade Pictures at an Exhibition (1874) di Modest Petrovic Musorgskij. Si afferma che il film sia composto da 18 bobine per segnare l’esasperazione dei dipendenti, ma il film russo originale ha una durata effettiva di soli 75 minuti.
  • Mentre Ugo Fantozzi (Paolo Villaggio) guida verso il cineclub, ascolta il commento radiofonico della partita di calcio Inghilterra-Italia, fatto dal giornalista Nando Martellini. Martellini, che è stato un cronista sportivo per la RAI dal 1946 al 1990 e per Canale 5 dal 1992 al 1994, ha registrato appositamente il commento per il film.
  • Ultimo dei film di Fantozzi diretti da Luciano Salce. I film successivi, a partire da Fantozzi contro tutti (1980), sono stati diretti da Neri Parenti, ad eccezione dell’ultimo, Fantozzi 2000 – La clonazione (1999).
  • Il capo cinefilo Guidobaldo Maria Riccardelli è interpretato da Mauro Vestri, che appare anche nell’ultimo film della serie Fantozzi 2000 – La clonazione (1999) nel ruolo di un ex collega di Fantozzi.
  • L’acqua minerale Bertier (“la più gassosa del mondo”) che Fantozzi deve bere in grande quantità al casinò di Saint-Vincent parodizza chiaramente l’acqua minerale francese Perrier.
  • La proprietaria della Megaditta, la Contessa Pia Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare, interpretata qui da Nietta Zocchi, riappare nell’ultimo film della serie Fantozzi 2000 – La clonazione (1999), interpretata poi da Evelina Gori. Sembra non abbia alcun legame con la giovane contessa Alfonsina Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare (Elena Tricoli) apparsa in Fantozzi (1975). Il personaggio è diventato il simbolo dell’aristocratica che crede di essere superiore a causa del titolo nobiliare e della ricchezza. Il suffisso Vien dal Mare viene scherzosamente aggiunto alle persone con più cognomi in Italia. La vera contessa italiana Marta Marzotto ha dichiarato in un’intervista che ha servito da ispirazione a Paolo Villaggio per il personaggio e che i suoi parenti ne erano a conoscenza e ridevano molto.
  • La società “Megaditta” in questo film è ambientata nell’edificio del Ministero dei Trasporti italiano a Roma. Tra i dirigenti, questo film introduce il Clamoroso Megadirettore Duca-Conte Ingegnere Pier Carlo Semenzara (Antonino Faa’ di Bruno) (membro del Gran Consiglio dei Dieci Assenti), l’Ispettore dei Direttori Conti Corrado Maria Lobbiam (Ugo Bologna) e il cinefilo Prof. Guidobaldo Maria Riccardelli (Mauro Vestri). Quest’ultimo sembra essere l’unico manager della Megaditta nella serie senza una linea nobiliare esplicita. Paolo Paoloni riprende il ruolo del top manager Galactic Megadirettore Duca-Conte Maria Rita Vittorio Balabam, in un ruolo più malvagio rispetto alla sua prima apparizione in Fantozzi (1975) e che manterrà nelle sue apparizioni successive.
  • Ultimo film di Nietta Zocchi.

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