Il 13 maggio 1970 nei cinema statunitensi irrompe L’impossibilità di essere normale, film-simbolo della contestazione studentesca firmato da Richard Rush e interpretato da Elliott Gould, all’epoca sulla cresta dell’onda, e Candice Bergen (ovvero un aspirante professore universitario reduce del Vietnam, svogliato e polemico, e un’allieva con cui ha una relazione e che vorrebbe indottrinare). Lo script di Robert Kaufman è tratto da un romanzo di Ken Kolb del 1967, più concentrato sul radicale e contraddittorio protagonista che sulle proteste, venute dopo. Particina per Harrison Ford.