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Trama

Portogallo, 24 aprile 1974: la radio trasmette una canzone bandita dal regime di Salazar. Per un gruppo di militari guidati dal giovane capitano idealista Maia, assillato dallo scetticismo del maggiore Gervásio, è il segnale per entrare in azione.

Il giorno dopo, con garofani infilati nelle canne dei fucili e dei carri armati, i soldati entrano a Lisbona per destituire il dittatore Marcelo Caetano.

Nel frattempo, la fervida oppositrice Antónia, sempre pronta a dare asilo o appoggio ai dissidenti, s’interroga sulle sorti del marito, il graduato Manuel, con il quale non è mai andata d’accordo politicamente.

Recensione

Idealmente appaiato al recente Alla rivoluzione sulla due cavalli (qualitativamente sullo stesso non esaltante livello, anche se qui forse c’è un po’ più di consistenza), il film d’esordio dietro la macchina da presa dell’attrice María de Medeiros rievoca un importante momento storico, la Rivoluzione dei Garofani, filtrato dai suoi ricordi di bambina (non a caso in apertura leggiamo la dedica ai suoi genitori).

Purtroppo, le incertezze registiche e l’allure da fiction tv (con tanto di cast internazionale che recita visibilmente in idiomi differenti) non giovano particolarmente alla messinscena, per quanto sentita possa essere.

Va bene la non-violenza (anche se, si ricorda opportunamente, caddero comunque alcuni innocenti), ma l’assenza di tensione e i vuoti fanno dubitare della complessiva utilità dell’operazione.

Accorsi è stato scelto per la sua forte somiglianza con il vero Maia, destinato ad una vita breve. Fele Martínez (Lobão) era il co-protagonista di Tesis.

Max Marmotta