
Match Point
- Woody Allen
- Emily Mortimer, Jonathan Rhys Meyers, Matthew Goode, Scarlett Johansson
- Amazon Prime, Crime, Cult Movie, Drammatico, Sentimentale, Thriller
- Irlanda, Lussemburgo, Regno Unito
- 26 October 2005
Recensione
C’era bisogno di questo dramma sentimentale, virato in thriller dell’anima, da un ritrovato Woody Allen.
Non che il newyorkese D.O.C. avesse perso smalto, però bisogna ammettere che ultimamente non c’erano guizzi sostanziali nei suoi film, sempre gradevoli, ben dialogati e interpretati da attori di vaglia, ma privi di autentiche impennate.
È vero, gli ultimi Anything Else e Melinda e Melinda testimoniavano di un anelato ritorno a temi più alti, ma solo adesso è evidente quanto l’autore di Hannah e le sue sorelle sia tornato in forma.
Riprendendo argomenti già presenti in quello che è forse il suo capolavoro, Crimini e misfatti, contenente ad un tempo le due nature (comica e tragica) della filmografia alleniana, il cineasta ci racconta di un giovane istruttore di tennis irlandese, Chris, che giunge a Londra ed entra subito nel bel mondo grazie all’amicizia con l’allievo Tom, del quale in breve sposa la sorella Chloe, non prima di averne conosciuto anche la conturbante fidanzata yankee Nola (Scarlett Johansson, perfetta, è già nella prossima pellicola del regista, Scoop).
La passione segreta che segue non impedisce a Chris una cinica scalata sociale, introdotto in un’importante azienda per l’interessamento del suocero, affine a lui e in buona parte responsabile della sua montante fortuna.
Ed è per l’appunto la fortuna, determinante nel percorso di ogni singolo individuo, a prescindere da talenti e attitudini, uno degli assiomi analizzati con una chiara metafora sportiva, l’elemento più originale di un acuto copione che, oltre a Dostoëvskij, cita e rielabora, con una finezza inarrivabile, immagini, suoni (le arie d’opera a punteggiare l’azione) e soggetti cari ad Hitchcock, a Bergman (già pienamente omaggiato da Woody in Interiors) e allo stesso Allen, che infatti non rinuncia a scovare l’ironia dove meno te l’aspetti.