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Trama

Leader della squadra di pallacanestro del suo college, il diciottenne Odin James è anche l’unico studente di colore dell’intera scuola.

Fuoriclasse riconosciuto, gode della stima dei compagni e del paterno allenatore Duke Goulding, e riesce a conquistare il cuore dell’inarrivabile Desi, figlia del preside Dean Brable.

Hugo, incompreso rampollo del coach, vorrebbe invece guadagnare maggiore prestigio nel team; contando sull’ingenuo Roger e sulla sua fidanzata Emily, si finge amico di Odin, mettendolo contro il fidato Michael e insinuandogli pure vaghi sospetti sulla fedeltà di Desi.

Recensione

Non costituisce di certo una novità il tentativo di ricavare un film per teen-agers da un’opera di Shakespeare, l’autore non contemporaneo più saccheggiato.

Il livello qualitativo della pellicola rispecchia però un’inedita attenzione nei confronti dei destinatari, rispetto almeno a molte altre operazioni animate da intenti puramente commerciali.

Il commediografo ed elegante regista Tim Blake Nelson (già fuggitivo con George Clooney e John Turturro in Fratello, dove sei?) si affida infatti alla freschezza dei tre giovani protagonisti per realizzare una curiosa rilettura: Iago è un ragazzo reso triste e rabbioso dalla dabbenaggine paterna, mentre Otello è un figlio dei ghetti neri, insospettabilmente fragile, che combatte sul campo di basket.

Un adattamento estremamente moderno quindi che però stona con le situazioni puramente e fedelmente shakespeariane, varcando involontariamente più volte il confine che separa il kitsch dal ridicolo.

Sax Marmotta