
Paddington
- Paul King
- Hugh Bonneville, Jim Broadbent, Julie Walters, Sally Hawkins
- Avventura, Commedia, Famiglia
- Francia, Regno Unito, Stati Uniti
- 24 November 2014
Recensione
Creato, attraverso una vasta produzione per l’infanzia, dall’oggi quasi ottantanovenne scrittore Michael Bond, l’orsetto Paddington (computerizzato un po’ grezzamente, come i suoi zii “naturali”) arriva dal “misterioso Perù” a Londra (dove gli viene assegnato un nome più pronunciabile, quello della stazione in cui inizia la sua avventura), gode di una – relativa, visto i pasticci che è predisposto a combinare – educazione britannica impartita ai suoi tutori selvatici da un generoso esploratore inglese mai più fattosi vivo (per cause indipendenti dalla sua volontà) ed è fortuitamente adottato dai Brown, padre (Bonneville) apprensivo, madre melliflua (Hawkins) e un paio di ragazzini (la scontrosa Harris e l’estroso Joslin).
Doppiato in originale da Ben Whishaw (sostituente Colin Firth, ritiratosi all’ultimo minuto) e in italiano da Francesco Mandelli (il “solito idiota” costretto dal contesto a tenere per una volta a freno la lingua, e il risultato – un misto tra ingenuità e tenerezza – gli dà ragione), il piccolo plantigrado mostra comprensibili difficoltà ad ambientarsi nella metropoli, in una casa borghese, tra la gente che in teoria parla spesso di pioggia e in pratica nemmeno lo vede.
Insomma, una noncuranza rispetto allo “straniero” che sembra essere la versione gentile di Ted. Sebbene qui il vero ostacolo sia rappresentato dall’impagliatrice folle Nicole Kidman, figlia – per contrappasso – del benefattore umano conosciuto nella giungla dalla vera famiglia del protagonista.
I bimbi si divertono, il resto conta poco.