
Indivisibili
- Edoardo De Angelis
- Angela Fontana, Antonia Truppo, Marianna Fontana, Toni Laudadio
- Amazon Prime, Cult Movie, Drammatico
- Italia
- 29 September 2016
Recensione
Già autore del curioso Mozzarella Stories e del tagliente Perez., Edoardo De Angelis realizza ora un’opera stratificata, profonda, acre: uno dei migliori film italiani degli ultimi tempi.
Le gemelle siamesi Viola e Dasy (Angela e Marianna Fontana, prodigiosa miscela di talento e autenticità) cantano alle feste, spesso dei potenti, apprezzate più per il loro handicap, presentato nemmeno troppo velatamente dal padre/padrone-autore/manager (l’inquietante Rossi) e dall’inerte madre tossicomane (Truppo) come un portafortuna ammantato di misticismo, che per la loro bravura.
Ma le diciottenni, l’una remissiva, l’altra ribelle, hanno un animo artistico e coltivano l’intrinseco desiderio di una vita diversa.
Due biglietti da visita, porti loro rispettivamente da un danaroso e viscido manager (Bruno) e da un medico progressista (Servillo) che prospetta loro la possibilità – finora taciuta dalla parentela opportunista – di un’operazione che le separi (sono unite per l’anca e non hanno organi in comune), le indurranno a reagire.
Commentato perfettamente dalle sensibili musiche di Enzo Avitabile (e dai suoi testi), il lungometraggio di De Angelis, girato nella zona di Castel Volturno e interpretato anche da Marco Mario De Notaris e Toni Laudadio, inerti congiunti e membri della sgangherata compagnia itinerante, non tralascia notazioni sferzanti su alcune istituzioni religiose apertamente colluse con chi mercifica il dolore (il sacerdote “inclusivo” ben impersonato da Gallo sfoggia addirittura capacità manipolatorie) o sul business dissoluto dello spettacolo (eccessiva la perdizione illustrata sullo yacht dell’impresario?).
E fra tante possibili letture (il Sud che sfrutta se stesso, il lavoro giovanile, l’affrancamento dai genitori, la crescita creativa), sussiste quella, potentissima, della rappresentazione dei contrasti che agitano una singola persona, ognuno di noi.