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Trama

Rapita dal perfido direttore di circo Roman quando era ancora troppo piccola per ricordare, la minuscola Pollicina si esibisce da anni come fenomeno da baraccone, convinta di non essere l’unica umana in miniatura al mondo.

Al momento del sequestro con lei c’era pure il coetaneo Tom, riuscito fortuitamente a scappare, che abitava nello medesimo villaggio popolato esclusivamente da gente della stessa taglia.

Oggi il ragazzo, adottato dal paterno Ben, lavora come meccanico. Un giorno il Tom parte alla ricerca delle proprie origini, e si imbatte proprio in Pollicina, che è riuscita a riguadagnare la libertà.

Tra i due, infastiditi tra l’altro da una famiglia di insetti, scatta subito l’antipatia. Ma quando Godfrey e Daniel, sgherri dell’anziano re delle talpe nonché suoi unici sudditi (anche se lui non lo sa), portano al cospetto del loro sovrano Pollicina a scopo matrimoniale… .

Recensione

Inspiegabile la distribuzione di questo poverissimo cartoon prodotto dalla Miramax (che può senz’altro aspirare a qualcosa di meglio), destinato in patria direttamente all’home video.

Edificante il tema dell’emarginazione, buffi alcuni personaggi (le talpe, il rospo), di richiamo i nomi del doppiaggio originale; ma tutto ciò non è bastevole a oscurare il tratto sommario (dovremmo dire penoso) dei personaggi, spigolosi, bolsi, stentati nei movimenti, per tacere delle voragini che si aprono in una sceneggiatura, scritta da Willard Carroll, regista di Scherzi del cuore (una delle poche esperienze cinematografiche dell’attore Jon Stewart, qui presente come voce di Godfrey), talmente essenziale da non potersi permettere alcun difetto.

Immotivato, inoltre, il Pollicino appioppato al titolo scelto dalla Eagle per richiamare infingardamente la nota fiaba di Perrault: il protagonista maschile si chiama Tom, o tutt’al più, volendo approfondire, Horace.

Max Marmotta