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Trama

Su un pianeta di una galassia lontana, i quattro componenti di un gruppo rock alieno vengono rapiti in pieno concerto dai cupi occupanti di un’astronave.

Mentre sono in trance, gli viene cambiato il colore della pelle (da blu a rosa), i loro ricordi sono sostituiti, i loro abiti e look vengono adattati ai gusti terrestri e ricevono degli occhiali che li lasciano in una sorta di stato ipnotico.

Lo spietato manager che li ha fatti prelevare, avvezzo da generazioni a questo genere di crimine, li lancia sul mercato sotto il nome di CrescenDolls.

Il successo è immediato. Per fortuna dello sventurato quartetto, giunge a salvarlo un loro fan, navigatore spaziale.

Recensione

Suggestivo connubio tra l’interessante musica del duo techno-house francese Daft Punk (che non perde occasione di autocitarsi spiritosamente) e l’animazione di uno dei padri del cartoon giapponese (Capitan Harlock è una sua creatura), Leiji Matsuomoto, le cui sintetiche dichiarazioni iniziali sono sottotitolate in inglese e in francese.

Un’opera il cui sonoro è costituito unicamente da canzoni e composizioni del mini-gruppo, quindi priva di dialoghi e praticamente anche di rumori.

L’opera, pur discendendo direttamente dal videoclip, costituisce nel panorama attuale non solo una curiosità, ma addirittura una piccola perla.

La metafora sull’aridità dei nostri tempi e sulle trappole del successo è palese e non si perde in chiacchiere (l’ardito mezzo espressivo non lo consentirebbe neppure), ma probabilmente l’effetto non sarebbe lo stesso senza le martellanti melodie messe a punto dalla coppia transalpina.

A voler trovare un difetto, un paio di immagini “di repertorio” sono ripetute; in tale brevità si poteva evitare.

Il nome appioppato ai protagonisti è spiegato dall’ulteriore sorpresa finale.

Max Marmotta