Video & Photo

2 videos

Trama

Londra, primo Novecento. La giovanissima Wendy Darling possiede un talento innato per raccontare storie, ascoltate avidamente dai fratelli minori John e Michael e, a sua insaputa, dal folletto Peter Pan, che ogni sera si precipita dal suo lontanissimo mondo spensierato.

Ma la ragazza, secondo i desideri dei genitori, soprattutto quelli dell’insicuro padre, sta per essere affidata alle cure della rigida zia Millicent.

Interviene Pan che, recatosi ancora una volta, insieme alla gelosa fatina Trilly, da Wendy per riprendersi l’ombra smarrita, trasporta, volando, i tre Darling nella sua giocosa dimensione,dove vivono pure gli irrequieti Bimbi Sperduti e il temibile Capitan Uncino, sempre seguito dal fido mozzo Spugna e dalla sua ciurma di rinnegati a bordo del proprio vascello.

Mosso da sentimenti di vendetta verso Peter, per colpa del quale ha perso una mano, ingoiata da un enorme coccodrillo, il bucaniere organizza una trappola rapendo la principessa pellerossa Giglio Tigrato.

Recensione

Poteva venir fuori il solito giocattolone iper-tecnologico hollywoodiano, e invece il regista australiano “matrimoniale” P.J. Hogan, supportato da uno stuolo di produttori, fra cui gli esecutivi Jocelyn Moorhouse (collega cineasta) e Mohamed Al-Fayed (noto magnate, che dedica il film al figlio Dodi, morto tragicamente con Lady D.), ha confezionato una pellicola assai fedele all’opera di Barrie (non si discosta troppo neanche dal lungometraggio Disney, per la verità), la quale non disdegna riferimenti all’allegorica sindrome che porta il nome del protagonista, quella della paura da crescita.

Peter (Sumpter, visto in Frailty) e i suoi piccoli amici, dettaglio importante, sono abbigliati come piccoli homeless, mentre gli assolutamente necessari effetti speciali odierni, che rendono una bazzecola riprodurre splendidamente la Londra del passato e l’Isola Che Non C’è, non sono invadenti bensì equilibrati, e danno vita a un maestoso coccodrillo e a un pappagallo malconcio.

Ammaliante la “pericolosa” sequenza delle sirene, ottimo Isaacs (Il patriota) nel doppio ruolo (come volevano i primi allestimenti) di Mr. Darling e di Uncino, perfetta la Trilly di Sagnier. Insomma, Edoardo Bennato può ritenersi più che soddisfatto.

Max Marmotta