
Invictus – L’invincibile
- Clint Eastwood
- Matt Damon, Morgan Freeman, Patrick Mofokeng, Tony Kgoroge
- Amazon Prime, Drammatico, Storico
- Stati Uniti
- 10 December 2009
Recensione
Un film di consistente durata (supera le due ore), che scorre lieve malgrado una buona porzione, verso la fine, sia dedicata, com’era d’altronde necessario (una specie di incruenta lotta per l’affermazione dei valori), a una finale di rugby (sport non troppo conosciuto, specie dalle signore).
L’ha realizzato Clint Eastwood (chi altri?), sorprendendoci ancora una volta: questo ragazzo settantanovenne nell’arco di circa un anno si è documentato su un Paese lontano quale è il Sudafrica e sul suo amatissimo presidente Nelson Mandela, in carica dal 1994 al 1999 dopo lunghe lotte e una carcerazione durata quasi un trentennio, per allestire un doveroso e poderoso affresco storico (l’effettivo e definitivo crollo delle barriere razziali create dall’apartheid) scegliendo un’angolazione non scontata (l’unità tra uomini da ricercare attraverso un sentimento sportivo comune, al di là delle scarsissime quotazioni della nazionale capitanata da François Pienaar, ripresasi grazie all’interessamento e alle benevole incitazioni del capo di Stato).
Viene dunque mostrato quello che ancora può essere l’aspetto virtuoso della politica, qualora riesca ad agire per la comunità.
Soprattutto, al di là di qualche comprensibile ma attentamente contenuta scaramuccia iniziale, non ci sono conflitti importanti all’interno della narrazione: tutto il male possibile è già passato, si volta pagina; qualsiasi avvisaglia negativa (il furgone dei giornali, l’incosciente augurio dei piloti d’aereo, il ragazzino che ronza attorno alla macchina della polizia) si stempera in un falso allarme.
Mandela (un mimetico Morgan Freeman) intuisce le potenzialità di un tifo convergente e coinvolge umanamente Pienaar (piuttosto fisica l’interpretazione di Matt Damon), che trasmette correttamente il messaggio agli altri atleti.
Cinema esemplare e universale.