Amsterdam di David O. Russell con Christian Bale, Margot Robbie. Anni ’30: tre testimoni di un delitto finiscono con l’esserne sospettati. Il terzetto è completato da John David Washington; cast comunque di lusso, da Malek a Taylor-Joy, da Saldaña a Myers a De Niro.

La stranezza di Roberto Andò con Salvo Ficarra, Valentino Picone. Luigi Pirandello (Toni Servillo) torna a Girgenti, trovando un funerale. Conosce due becchini appassionati di teatro che non lo riconoscono. Fra gli altri interpreti, Renato Carpentieri e Luigi Lo Cascio.

Triangle of Sadness di Ruben Östlund con Harris Dickinson, Charlbi Dean. Due modelli sono invitati su una (perigliosa) nave da crociera, sulla quale monta il conflitto sociale. Palma d’Oro a Cannes, la seconda (in 5 anni) per il regista svedese. Il capitano è Woody Harrelson.

Io sono l’abisso di Donato Carrisi con Michela Cescon, Gabriel Montesi. Per la sua terza regia il giallista Carrisi parte ancora da un suo libro. In giro c’è un maniaco assassino; per fermarlo bisogna comprendere il suo modus operandi, e anche la spazzatura può essere utile.

Il talento di Mr. Crocodile di Josh Gordon, Will Speck con Javier Bardem, Constance Wu. Un bambino solitario, un coccodrillo canterino scoperto in soffitta e l’impegno di proteggerlo da chi vi scorge un pericolo. Commedia, stavolta per famiglie, dai registi de La festa prima delle feste.

Fall di Scott Mann con Grace Caroline Currey, Virginia Gardner. Due amiche scalatrici decidono di arrampicarsi su una torre metallica in mezzo al deserto per commemorare il fidanzato di una delle due, ma restano bloccate e isolate in cima. Un thriller vertiginoso.

Dampyr di Riccardo Chemello con Wade Briggs, Frida Gustavsson. Un giovane si spaccia per metà umano e metà vampiro e sfrutta la superstizione dei villaggi balcanici dei primi anni ’90, professandosi capace di esorcizzarli. E se fosse vero? Fantasy dal fumetto Bonelli.