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Trama

Michael Lang, organizzatore del primo festival di Woodstock nel 1969, decide di riprovarci per il 25° anniversario.

Per la nuova edizione viene scelta la cittadina di Saugerties (New York) e l’apporto degli sponsor si rivela fondamentale; infatti la Pepsi si assicura la fetta più grossa fornendo il contributo più cospicuo per uno show dal costo di circa 25 milioni di dollari.

Nonostante l’esorbitante prezzo del biglietto ($ 135) e le rigide misure di sicurezza (per la maggior parte violate) partono i “due giorni in più di pace e amore”, con 500.000 presenze accreditate (tra paganti e non) e anche con vecchie glorie dei Sixties sul palco. Cinque anni dopo Lang è pronto per la terza edizione, che avviene presso una base militare in disuso a Rome, e che vanta efficienti sistemi di sicurezza anti-portoghesi (prezzo biglietto $ 150) e anche molta più pubblicità.

Recensione

Affascinante, vivace e, in parte, caustico documentario su tre festival inevitabilmente storici. La Kopple (veterana del cinema indipendente, vincitrice di due Oscar) segue fin dalle fasi della pre-produzione l’edizione del 1994, accennando a quella del 1999 e affidandosi a immagini del precedente Woodstock Il Film (1970, di Michael Wadleigh).

La regista, con intelligenza, non indugia sulla musica, né sugli organizzatori, né sulle rockstar, ma piuttosto preferisce indagare sui veri protagonisti: i giovani.

Il confronto con la generazione del 1969 (anche se idealizzata sotto molti aspetti) pesa sui ragazzi contemporanei, che rivendicano con forza la propria dignità ostentando un notevole nichilismo.

Non a caso si passa dalle canzoni pacifiste di Country Joe McDonald ai disillusi Nine Inch Nails di Trent Reznor, ai “terapeutici” Limp Bizkit dell’ultima edizione, che vede una violenta ribellione dei giovani contro la commercializzazione, con bancarelle e strutture demolite e bruciate.

La Kopple non considera tali avvenimenti come testimonianza di un potenziale giovanile sprecato; sottolinea semmai come l’elemento portante del primo festival, la musica, tenda a diventare secondario di edizione in edizione, a vantaggio dell’aggregazione (80.000 preservativi venduti durante Woodstock 1994) e delle pratiche di gruppo (il moshing su tutte).

Sax Marmotta