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Trama

Dublino 1904. Nora Barnacle, disinibita ragazza della provincia irlandese, conquista il cuore del giovane scrittore James Joyce.

L’unione non nasce sotto i migliori aupisci, ma i due fuggono insieme da Dublino e dopo diverse tappe approdano a Trieste.

Il matrimonio vive delle fasi alterne, principalmente a causa dei problemi di Joyce. L’artista non nasconde la sua passione per l’alcol e a questo si aggiungono gli innumerevoli rifiuti degli editori e la gelosia, nata da antichi dubbi sull’integrità morale della sua sposa.

Recensione

Nora non è un film su James Joyce. L’opera del grande artista irlandese è volutamente messa in secondo piano (non così per la sua passione per il canto), a vantaggio della tormentata storia d’amore, a tratti epistolare, a tratti erotica e ossessiva.

Il film purtroppo resta legato alla sua matrice letteraria e non riesce a decollare né ad appassionare.

Ciononostante sono notevoli le interpretazioni dei due protagonisti. Susan Lynch ci regala una Nora che è nello stesso tempo forza e punto debole di un artista egoista, paranoico e fobico, reso perfettamente da un Ewan McGregor che affronta misuratamente il suo primo personaggio storico importante.

L’attore inglese ha co-prodotto il film eseguendo di persona i canti tradizionali irlandesi che facevano parte del repertorio di Joyce.

Sax Marmotta