
L’ombra del vampiro
- E. Elias Merhige
- Cary Elwes, John Malkovich, Udo Kier, Willem Dafoe
- Drammatico, Horror
- Lussemburgo, Regno Unito, Stati Uniti
- 15 May 2000
Trama
Germania 1921. Il maestro del cinema espressionista tedesco, F.W. Murnau, non riesce ad ottenere dalla vedova Stoker i diritti del romanzo “Dracula”. Decide allora di usare lo stesso soggetto cambiando i nomi e l’ambientazione. Dracula diventa Nosferatu e viene scelta come location la Cecoslovacchia. Il mistero avvolge l’interprete del protagonista, anche perché Murnau stesso lo alimenta. Si sa solo che il suo nome è Max Schreck, ha lavorato per il teatro russo ed è disposto a girare le scene solo di notte.
Recensione
Decisamente un film per cinefili fanatici dei classici. E cosa è il Nosferatu di Murnau se non un classico, con le sue leggende e i suoi misteri? C’è chi sostiene che in realtà Max Schreck (che in tedesco significa “massimo terrore”) non sia mai esistito, e che i panni del protagonista siano stati indossati dallo stesso Murnau.
L’esordiente E. Elias Merhige ci offre la sua interpretazione. Viene abbattuto il confine tra realtà e finzione, e così scopriamo che Max Schreck è un vero vampiro e il folle artista Murnau lo utilizza per soddisfare le sue esigenze di realismo, promettendogli la sua prima attrice come ricompensa.
Finito questo divertente gioco che vede il vampirismo come metafora del cinema, restano il rigore della regia, che purtroppo rende il film terribilmente freddo, e le interpretazioni di Malkovich (Murnau) e Dafoe (Schreck); la prima fin troppo di maniera, la seconda in grado di spogliare definitivamente la figura del vampiro da ogni sorta di romanticismo, per consegnarla al più puro istinto animale.
Produce Nicolas Cage, per la prima volta nella sua carriera.