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Trama

Vic Kelly, oriundo irlandese, ha un passato poco pulito (è anche stato in prigione) e da anni tenta di rifarsi una reputazione come meccanico.

Gli affari vanno male, le imminenti scadenze di vari pagamenti incombono e Vic, fidanzato con l’onesta barista Sally e con figlia ventenne e zia ottuagenaria a carico, si ritrova in mezzo ai piedi pure un misterioso e giovane cugino, Michael, mai visto prima, venuto direttamente dall’Europa per conoscerlo.

Costui preme perché l’uomo metta la sua abilità con le casseforti al servizio di un furto che lo toglierebbe dai guai.

Recensione

Prodotto con l’aiuto del Sundance Institute (l’impronta è riconoscibilmente minimale), il film di Myles Connell si avvale del bravo Christopher Walken, forse eccessivamente sottotono, per una storia che non riserva particolari sorprese.

L’indirizzo morale e la simpatia per i personaggi sono chiari, ma l’intento dell’incolore, eppure non noiosa, pellicola (divertire? coinvolgere?) non lo è altrettanto.

Peter McDonald, il cugino, imprime un’aria troppo stupida (e non è la prima volta) a un personaggio probabilmente superfluo.

Nel ruolo della coscienziosa fidanzata, la cantante Cyndi Lauper in una delle sue rare incursioni al cinema; nella parte di uno scettico “istruttore”, invece, ritroviamo con piacere il redivivo Tom Noonan.

È raro osservarlo, ma la fotografia non è di buona qualità.

Max Marmotta