
Ancora un giorno
- Damian Nenow, Raúl de la Fuente
- Jakub Kamienski, Miroslaw Haniszewski, Tomasz Zietek
- Animazione, Biografico, Da Riscoprire, Drammatico, Guerra
- Belgio, Germania, Polonia, Spagna, Ungheria
- 24 April 2019
- English, Portuguese, Polish, Spanish
Recensione
In una settimana cinematografica ricca di opere internazionali di qualità (Un’altra vita – Mug, Sarah & Saleem – Là dove nulla è possibile, il cartoon Dilili a Parigi, in misura più contenuta La caduta dell’impero americano), si distingue questa curiosa, armoniosa eppure inquietante commistione tra animazione (con la tecnica rotoscopica cara a Linklater e con una resa che rimanda ai lavori dell’italiano Rak, oltre che a Valzer con Bashir), documentario (con immagini di repertorio e interviste), biopic, film storico e bellico, frutto d’una virtuosa co-produzione, che rievoca la spinosa situazione in Angola nel 1975, quando i coloni portoghesi, cacciati dopo un lungo conflitto, abbandonarono il territorio e si accese un’aspra e sanguinosa guerra civile tra due fazioni politiche, l’MPLA (sostenuta dall’URSS) e l’FNLA (foraggiata dagli USA).
Il reporter polacco Ryszard Kapuściński (1932-2007), testimone testardo messo alla prova dagli eventi (anche quando deve decidere cosa divulgare), incontra colleghi e combattenti e rischia molto (il che spiega il titolo “concessivo” inerente alla missione dei cronisti sul fronte), non riuscendo a restare indifferente.
I registi illustrano magnificamente i suoi travagli interiori, consegnandoci un lungometraggio tristemente attuale (non solo per quel che concerne l’Africa), che è pure un omaggio – pieno di segni e rimandi – a coloro che non ce l’hanno fatta, su tutti l’ammirata Carlota.
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