
And Now… Ladies and Gentlemen
- Claude Lelouch
- Alessandra Martines, Jeremy Irons, Patricia Kaas, Thierry Lhermitte
- Drammatico, Sentimentale, Thriller
- Francia, Regno Unito
- 29 May 2002
Trama
Dopo una vita dedicata a furti finemente architettati nelle gioiellerie del globo, l’inglese Valentin Valentin si accasa con una commessa parigina di Bulgari, Françoise.
Qualche anno più tardi, complici un possibile tumore e la voglia, connotata da strane perdite di memoria, di gettarsi il passato alle spalle, decide di fare un giro del mondo in solitaria con la barca Ladies and Gentlemen, fornitagli dall’esperto Thierry.
Mentre quest’ultimo comincia a corteggiare la moglie del viaggiatore, la cantante di piano bar Jane Lester, abbandonata dall’orchestrale di cui era innamorata, è alle prese anche lei con una forma di amnesia che le impedisce terminare ogni brano.
La donna accetta un ingaggio a Fès, in Marocco, dove dopo un po’ approda pure Valentin per una tac.
Jane, che deve fare lo stesso esame, opta per un pellegrinaggio suggeritole da una guaritrice locale. Frattanto nell’hotel in cui i due alloggiano vengono rubati i preziosi dell’italiana signora Falconetti.
Recensione
Malgrado le tiepide, quando non cattive, accoglienze ricevute a Cannes, questo film di Lelouch ha qualcosa che ci piace.
Non per i soliti, eleganti balletti amorosi, per la miriade di personaggi accuratamente collocati, per la levità delle situazioni, per l’umorismo di fondo, e neppure per la gradevole scelta dei brani (fa capolino persino l’immortale theme di Un uomo e una donna), cantati in due lingue dalla bravissima Patricia Kaas (al suo esordio come attrice) e atti a scandire la narrazione; si tratta piuttosto dell’idea del sogno come dimensione parallela o esistenza alternativa (Alfred de Musset, in apertura, docet), o del concetto della perdita di memoria in qualità di rifiuto, allontanamento dal passato, svolta.
Le vicende del ladro gentiluomo (un Irons, a suo agio con il francese, finalmente ironico, al punto di cimentarsi in ridicoli travestimenti) e della solista ferita naturalmente sono pretesti, ma ci introducono in altre sapide microstorie, esposte in uno stimolante andirivieni temporale.
Fra gli interpreti, ricordiamo Alessandra Martines (Françoise), compagna del regista, e l’Yvan Attal di Mia moglie è un’attrice (il factotum David), nonché il simpatico Amidou nel ruolo dell’ispettore di polizia; a parte va menzionata Claudia Cardinale, la cui classe è ancora indiscutibile.