
Auto Focus
- Paul Schrader
- Greg Kinnear, Maria Bello, Rita Wilson, Willem Dafoe
- Crime, Cult Movie, Drammatico
- Stati Uniti
- 18 October 2002
Trama
Nel 1964 Bob Crane è un popolare conduttore radiofonico in cerca della grande occasione. Che arriva quando il suo agente Lenny ottiene per lui il ruolo di protagonista nella serie tv “Gli eroi di Hogan”, nella quale recita, fra gli altri, Werner Klemperer.
Dopo qualche dubbio, anche da parte della premurosa moglie Anne (il telefilm ha toni da commedia ed è ambientato in un campo di prigionia durante la guerra), Bob accetta e la sua fama cresce in un batter d’occhio.
Ma l’attore ha una malcelata fissa per il sesso, che comincia a palesarsi con l’incontro con l’abile tecnico John Carpenter (amico dell’odiato collega Richard Dawson), esperto di rudimentali apparecchi di videoregistrazione e assiduo frequentatore di locali equivoci.
Proprio in uno di questi posti Bob inizia a suonare la batteria (di cui è da sempre appassionato) nelle orchestrine che accompagnano gli spogliarelli.
Di lì a poco, si lascia trascinare in un vortice di orge e filmini pornografici privati che lo allontanerà dalla sua famiglia (ha tre figli) e lo porterà ad un secondo, vano matrimonio con la collega Patricia.
Fino a un tragico epilogo.
Recensione
Prodotto dagli sceneggiatori Larry Karaszewski e Scott Alexander (gli stessi che hanno curato le biografie cinematografiche di Ed Wood, Larry Flynt e Andy Kaufman, di cui questo film sembra un po’ la summa), il nuovo lavoro (vietato ai minorenni) di Paul Schrader, del quale la distribuzione italiana si è colpevolmente scordata negli ultimi anni, ripercorre senza moralismi, ma con l’obbiettivo puntato sulla tendenza autodistruttiva, la vita privata del dimenticato attore Bob Crane (1928-1978), convinto che “un giorno senza sesso è un giorno sprecato”.
Sullo sfondo, la sua carriera, dalla radio alla tv, dal cinema (due film di Vincent McEveety per la Disney: uno da protagonista, Dai papà… sei una forza, nel quale c’era pure Ed Begley jr., vecchia conoscenza di Schrader qui nel ruolo del giornalista ebreo Mel Rosen, e l’inedito Gus) al detestato cabaret, con l’infinita tournée de “La fortuna del principiante”, conclusasi giocoforza a Scottsdale, Arizona.
Un’opera secca, lentamente trascinante, dove le inquietanti musiche di Angelo Badalamenti vengono conservate per la parte finale, connotata da un finto mistero.
Oculata la scelta degli interpreti, cioè il finalmente valorizzato Kinnear e il solito strisciante Dafoe (già utilizzato dal regista ne Lo spacciatore); naturalmente il suo Carpenter non ha niente a che vedere con l’omonimo cineasta.
Comparsata del vero figlio di Crane, Bob jr.