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Trama

Joe Black, duro con gli uomini e galante con le donne, e Terry Lee Collins, caso disperato di ipocondria, sono i rapinatori di banche più ricercati d’America.

La televisione e la polizia li seguono con grande interesse, specie dopo una spettacolare evasione. La fama che ne consegue è anche dovuta ai loro modi estremamente garbati e ai singolari metodi di lavoro, basati per lo più sull’improvvisazione.

Anche l’occasionale ostaggio Kate Wheeler, annoiata casalinga amante delle canzoni di Bonnie Tyler, resta affascinata dalla vita dei due soci al punto di entrare a far parte della banda insieme al cugino di Joe, Harvey Polard, stuntman esperto di trucchi cinematografici.

Recensione

Divertente gangster-movie, con palesi influenze da La stangata, Bonnie and Clyde e anche Jules e Jim, che segna il ritorno di Barry Levinson alle produzioni più commerciali.

La frammentata cronologia degli eventi, se da una parte strizza l’occhio al cinema d’autore (così come certe riprese in video), dall’altra permette un’accurata e ironica caratterizzazione dei personaggi che assicura risate in abbondanza, a patto di prendere il film per il verso giusto.

Non c’è la pretesa di emulare i recenti blockbusters sui rapinatori professionisti, ma soltanto di creare un’opera eterogenea che concede spazio anche al romanticismo e alla satira sociale.

Willis (Joe), Thornton (Terry) e Blanchett (Kate) formano una squadra affiatata che si presta anche a sporadiche improvvisazioni.

Sax Marmotta