
Bell’amico
- Luca D'Ascanio
- Giorgio Tirabassi, Luca D'Ascanio, Marco Marzocca, Mariano Bartolomeu, Paola Cortellesi, Rosalinda Celentano
- Amazon Prime, Commedia, Da Riscoprire
- Italia
- 16 May 2003
Trama
Fortemente demotivato dalla fine della sua storia con l’infortunata Laura, Nicola D’Alfonso, aspirante assistente universitario che, all’uopo, sta preparandosi a un concorso, accetta la proposta dell’amica Damiana di ospitare per qualche tempo un regista angolano, Mariano Bartolomeu.
L’uomo è intimamente convinto che un’amicizia interrazziale lo distrarrà e lo farà sentire meglio.
Il problema è che il cortese ospite, continuamente attaccato al telefono, sembra non volersene andare più.
Cercando conforto negli amici Angelica, Cecilia e soprattutto Giorgio, Nicola si sente sempre meno padrone di casa sua, e prova ad essere brutalmente sincero con Mariano.
Il quale, munito di videocamera, sta per combinargliene una ancora più grossa… .
Recensione
L’esordiente Luca D’Ascanio, movendosi sul filo del politicamente scorretto, si addentra in un territorio pericoloso e ne esce sorprendentemente vittorioso.
Circondatosi di attori perfetti (peccato solo che la valida Rosalinda Celentano stia cominciando a ripetersi) e ispiratosi ad una storia realmente accadutagli (per esorcizzarla?), il regista-sceneggiatore-protagonista utilizza con grazia il digitale per confezionare un film (completato nel 2000!) dall’ambientazione raffinata e quotidiana al contempo, incentrato su quella borghesia medio-alta e chiacchierina (precisi i dialoghi) che pensa di sapere tutto dei problemi del Terzo Mondo.
A fare da contraltare e da nemesi involontaria, il naturalissimo Mariano (Bartolomeu, nel ruolo di se stesso), invasore candido (ma non troppo) che non incontra alcuna difficoltà ad adattarsi ai moduli di vita europei, ad impossessarsi dell’esistenza del fragile e poco accorto Nicola o ad approfittare dei propri lutti.
Comunque, più che essere un monito contro l’ingenua ospitalità nei confronti di chiunque (a prescindere, ovviamente, dal colore della pelle), la commedia come si accennava addita, per vie traverse, l’ipocrisia occidentale.
Senza offendere nessuno.