
Bimba – È clonata una stella
- Sabina Guzzanti
- Adriana Asti, Anna Bastoni, Antonio Catania, Giovanni Esposito, Olimpia Carlisi, Patrizia Bracaglia, Pietro De Silva, Sabina Guzzanti
- Commedia
- Italia
- 1 January 2002
Trama
Anna in arte Bimba è una divetta da quattro soldi con alle spalle un porno e un calendario, stupidamente capricciosa e ignorante fin nell’eloquio.
Mentre sta girando una fiction sulla crocifissione nel ruolo di Maddalena, scopre casualmente di non essere una persona normale e che il bieco Salti, direttore della multinazionale I.C.T., l’ha clonata da un’attrice-cantante americana di scarso valore dimenticata da tutti, Sandy White.
Inviperita dalla rivelazione, si scaglia contro l’affarista (messo in tale situazione dall’ingenuità del figlio illegittimo Emilio), il quale le promette mari e monti ma in realtà medita di tirare fuori un’altra copia, Lucy.
Mentre Bimba si affida alla cartomante Fatima, l’integerrimo magistrato Macaluso indaga sulla faccenda.
Recensione
Intanto che il fratello Corrado lavora (da tempo) al suo Und1c1 8ttavi, Sabina Guzzanti esordisce nella regia con questa feroce satira anti-televisiva che soffre un po’ nel ritmo (ci sono scene depennabili, anche se si punta il dito contro l’inutilità) ma almeno evita il tonfo rovinoso.
C’era di che essere timorosi, infatti, ricordando Troppo sole di Giuseppe Bertolucci, nel quale l’attrice si cimentava in quattordici personaggi cedendo presto il passo a una noia micidiale.
Qui la nostra si limita a due caratteri (quasi tre, se si considerano le foto di Sandy) e lascia spazio agli altri validi elementi del cast, Catania e Marcorè su tutti (la Asti, invece, è fuori parte).
Gli intenti della Guzzanti, che dona la parte della segretaria alla sorellina Caterina, sono chiari: mettere alla berlina un universo patinato e pervicacemente orientato verso l’incultura di soubrette esteticamente gradevoli eppure sempre più fasulle e identiche fra loro.
Il punto di forza sono i dialoghi, surreali e sgrammaticati quando a parlare è la protagonista; peraltro, i movimenti e le collocazioni della macchina da presa e il montaggio (di Francesca Calvelli) lasciano a desiderare.