
Caos calmo
- Antonello Grimaldi
- Alessandro Gassmann, Isabella Ferrari, Nanni Moretti, Valeria Golino
- Amazon Prime, Drammatico, Sentimentale
- Italia, Regno Unito
- 1 February 2008
Recensione
Inevitabile parlare di riduzione più che di adattamento quando si tratta della trasposizione di un best seller, mediamente voluminoso peraltro, su grande schermo.
Succede anche e soprattutto a Caos calmo, originariamente concepito da Sandro Veronesi: episodi che si eclissano, personaggi inghiottiti dalla sintesi (quando non accorpati, vedi il caso del dirigente Jean-Claude al quale sono stati attribuiti i problemi familiari del dipendente Piquet, qui del tutto sparito), nessi che, nei punti in cui la conversione è meno attenta, si indeboliscono.
Antonello Grimaldi (spesso attivo in tv) è un regista discontinuo (Un delitto impossibile resta la sua opera migliore, ma ha fatto anche Asini e sprecato Il cielo è sempre più blu), alterna momenti spenti a sequenze più intense (per esempio i confronti tra il carattere principale Pietro e il fratello Carlo), ma per fortuna è venuto in suo aiuto Nanni Moretti, il quale, oltre a essere un convincente protagonista (finalmente mostra la sua duttilità d’attore!), è, insieme a Laura Paolucci e Francesco Piccolo, sceneggiatore del film.
Perciò, per quanto carente in compattezza e profondità (e a farne le spese è l’ormai celeberrima scena di sesso tra Pietro, vedovo da poco e con una figlia a carico dalla quale non riesce a separarsi, “marinando” il prestigioso lavoro per rimanere davanti alla scuola della bambina, ed Eleonora, alias Isabella Ferrari, non per come è girata ma perché è slegata e inutilmente prolissa), la pellicola mantiene una forza di fondo, una comunicativa per niente banale.
E pure su questo versante, senza l’aderenza di Valeria Golino al suo ruolo (la cognata Marta) o la spontaneità di Alessandro Gassman (Carlo) o il vago spaesamento dei francesi Girardot, Podalydès e Berling (a cui va aggiunto il cameo di Roman Polanski), il risultato sarebbe stato inferiore.