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Trama

Torino. Clara, fredda psichiatra specializzata in malattie mentali, si vede avvicinare dallo strano Leo, infermiere che asserisce di avere avuto una storia con sua sorella Nina, irrequieta aspirante attrice, madre di un bambino.

Colpita dalla curiosa dolcezza dell’uomo, Clara comincia una relazione con lui. Ma Leo è ancora innamorato di Nina.

Recensione

Per molti il miglior film del discontinuo Peter Del Monte. Magari sotto certi aspetti è vero, dato che il regista coniuga all’usuale sgradevolezza che caratterizza le sue storie una fortissima intelaiatura di sentimenti.

Infatti la ricerca di calore, il bisogno di proteggere e di essere protetti (i personaggi principali sono “sintetizzati” in quello di una bambina), le sicurezze che crollano di fronte all’amore, le invidie e le gelosie vengono resi attraverso un percorso perlopiù simbolico e per questo magari non apprezzabile da chi si attende una trama classica.

Ma tant’è, la pellicola lascia il segno, e non solo grazie al terzetto di straordinari attori (tra i quali un’inedita Buy aggressiva), ma anche per le tematiche universali che emergono di prepotenza nonostante il linguaggio intenzionalmente criptico.

Max Marmotta