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Trama

Marte, 2071. Una banda di cacciatori di taglie, con tanto di astronave, è in bolletta: lo spavaldo Spike, il prudente Jet, la combattiva Faye e la vivace Ed.

Il gruppo passa grigie giornate insieme al cane, finché un giorno un terribile attentato non miete centinaia di vittime.

Il responsabile sarebbe un ex-militare, Vincent Volaju, sul quale pende ora una taglia di 300 milioni di wulong.

L’equipaggio, allettato dalla somma, si mette in cerca dell’uomo, ma presto scopre che è dato per morto e che era stato coinvolto in pericolosi esperimenti virologici.

Sulle sue tracce è anche l’energico tenente Elektra, una donna che Spike nota subito. Inoltre, il misterioso Rasheed lascia intendere di sapere abbastanza sulla faccenda.

Recensione

Sembra un film dal vivo (ma sarebbe costato troppo), tanto sono coinvolgenti le scene d’azione (vedi la prima esplosione, i festeggiamenti per Halloween, lo scontro sulla monorotaia) e le tematiche affrontate (la pellicola esce in un momento in cui la guerra batteriologica è, ahinoi, di grande attualità).

Ispirato ad una serie assai popolare negli USA che va in onda su Cartoon Network (evidentemente più indirizzata a un pubblico di adolescenti, se non di adulti, visto che fanno garbatamente capolino nudità, riferimenti sessuali, parolacce e gli eroi fumano tranquillamente), questo anime simpaticamente scorretto porta la firma di Shinichirô Watanabe, ma vanta una sequenza iniziale abilmente realizzata da Hiroyuki Okiura.

Le musiche sono ruffiane ed enfatizzano la cura del dettaglio (buona l’animazione) e persino una sorta di critica politico-sociale.

Il protagonista, lo sbruffone Spike, ricorda un Lupin III meno esagitato. La frase finale, che inscriverebbe l’opera nel filone Matrix, suona come uno sberleffo di fronte a tanto realismo (lo ribadiamo, comunque più efficace che in altre pellicole con attori in carne ed ossa).

Max Marmotta