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Trama

Stati Uniti, in un futuro prossimo. Impiegato disoccupato e insoddisfatto, in attesa che il suocero gli trovi un lavoro, Morgan Sullivan decide di dare una svolta alla sua vita.

Superati i test psicoattitudinali, assume il nome di Jack Thursby e diventa spia per conto della misteriosa multinazionale Digicorp.

Il suo compito consiste nel girare in lungo e largo il Paese, seguire diverse convention e registrare tutte le discussioni.

Durante uno dei suoi viaggi conosce l’affascinante Rita, la quale lo mette in guardia dagli uomini della Digicorp, dediti a loschi affari.

Poco dopo viene difatti contattato dalla concorrente Sunways, che gli propone di diventare informatore sui movimenti dei suoi superiori.

Impelagato in una situazione senza uscita, Morgan, il quale ha frequenti incubi e soffre di atroci dolori al collo, prova a rintracciare Rita… .

Recensione

Senza infamia e senza lode la nuova prova dell’italo-canadese Natali, esordiente nel 1997 con il piccolo cult Cube – Il cubo.

Questa volta il regista può contare su un budget più alto e su una sceneggiatura molto più articolata che, servendosi di un divertente gioco a scatole cinesi, ripropone l’ossessione sul Sistema multisfaccettato e onnipresente che controlla il destino di tutti.

Mancano invece gli elementi che davano forza al suo debutto: il gusto per la tensione (in fondo, anche questo protagonista si trova intrappolato in un gigantesco cubo) e l’originalità.

I riferimenti che difatti saltano subito agli occhi sono Atto di forza e soprattutto Matrix, propinati però con poco entusiasmo da una sceneggiatura la quale, pur basandosi su una sorta di “riciclaggio intelligente”, commette l’errore di accontentarsi.

Bravissimo comunque Jeremy Northam (Morgan), capace –nonostante il doppiaggio italiano– di dare vita a una plausibile radiografia dell’uomo medio, con un occhio alla mimica di Kevin Kline.

Sax Marmotta