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Trama

Il dottor Nathan Conrad, affermato psichiatra infantile, padre della vivace Jessie e marito della bella Agatha, viene convocato d’urgenza dall’amico-collega Louis Sachs presso l’ospedale di Bridgeview, alla vigilia del giorno del Ringraziamento.

Il motivo di tale apprensione è il caso della diciottenne Elisabeth, sospetta maniaco-depressa, reduce da ben venti ricoveri consecutivi e responsabile del ferimento di un infermiere.

Conrad, scontratosi con l’ostinata reticenza della paziente, deve inoltre fronteggiare alcuni misteriosi e determinati criminali, i quali rapiscono la piccola Jessie per costringerlo a strappare alla ragazza preziose informazioni in breve tempo.

Recensione

Niente di nuovo in questo thriller firmato dall’(ormai) esperto di genere Gary Fleder, autore dell’originale e grottesco Cosa fare a Denver quando sei morto e de Il collezionista, passabile clone de Il silenzio degli innocenti.

Ottima la sua mano nel costruire e nel distribuire la tensione focalizzando numerosi particolari e nel reggere il gioco della sceneggiatura, caratterizzata da un riuscito intreccio ma anche da una vistosa asimmetria e da parecchio mestiere.

Brusca accelerazione del ritmo narrativo ed emozioni in abbondanza a partire dalla seconda sezione, il cui epilogo richiama alla memoria addirittura Il buono, il brutto e il cattivo, stesi però sul lettino dell’analista.

Una discreta pellicola, abbastanza scorrevole, che conferma la recente tendenza “patriarcale” di Hollywood nel preferire come protagonista un uomo comune coi propri cari in pericolo.

Sax Marmotta