
Al cuore si comanda
- Giovanni Morricone
- Claudia Gerini, Pierfrancesco Favino, Pierre Cosso, Sabrina Impacciatore
- Commedia, Sentimentale
- Italia
- 21 November 2003
Trama
Lorenza ha quasi trent’anni, un lavoro da agente immobiliare e un gruppo di amiche con cui uscire regolarmente (e deprimersi), la cui capofila è la cinica Paola, destinata a fidanzarsi con lo sprovveduto professore Gaetano.
La giovane, da poco mollata dal fidanzato, è fortemente provata dalla sua condizione di single, anche perché la madre e il nonno gliela fanno sottilmente pesare.
Un giorno Lorenza vede in tv un trombettista disoccupato, Riccardo, montato un cima ad una gru per protesta; lo contatta e gli propone di fingere di essere il suo fidanzato in cambio di un mensile ragionevole.
Così il povero “gigolo” si ritrova a seguire i programmi di coccole e affetto stilati dalla sua “datrice di lavoro”.
Il sentimento tra i due, però, affiora imprevedibilmente, giusto un attimo prima che Lorenza conosca l’affascinante dentista Giulio.
Tale incontro e un equivoco favoriscono l’interruzione del “rapporto di lavoro”. Ma Riccardo non accetta il benservito… .
Recensione
È “carino”, come si dice di tanto cinema rosa italiano che compie il suo dovere di far ridere senza tante perdite di tempo e non si preoccupa particolarmente dell’originalità.
Se quest’ultimo dettaglio è presente pure nell’opera d’esordio del figlio di Ennio Morricone (il quale ha scritto le musiche insieme all’altro erede, Andrea), stavolta non si può comunque dire che la sceneggiatura, probabilmente qua e là autoreferenziale e con poco spazio per i personaggi delle amiche, non sia ben congegnata o non sappia dosare correttamente il ritmo, con accelerazioni e decelerazioni nei punti giusti.
Le battute vanno a segno e il cast è frutto di buone scelte: a parte la bravissima Impacciatore (Paola), ci sono una Gerini (Lorenza) finalmente in parte, un Favino (Riccardo) per una volta piacevolmente sopra le righe (si cimenta persino in un’imitazione di Gassman/Achab), uno “scongelato” Cosso (Giulio), rappresentante di una perfezione a lungo andare tediosa, e il solito timido Esposito (Gaetano); per tacere di un’altra rediviva, Giuditta Saltarini (la madre), vedova di Renato Rascel.
Che poi questa spiritosa disamina dei rapporti uomo/donna sia oltre misura leggera nessuno lo nega, ma che importa? Il titolo di lavorazione era Faccia da marito! Al film è abbinato il corto inglese da barzelletta Colpo di sole, diretto da Alex Jovy.