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Trama

Grasso e pigro gatto domestico, Garfield vive con il padrone Jon in un simpatico quartierino con la sua stradina, luogo di ritrovo di tutti gli animali del circondario.

Per fare colpo sulla sua ex-compagna di liceo Liz, che fa la veterinaria, Jon accetta di prendere in casa un cucciolo di cane, Odie, che si rivela fedele e affettuoso, nonché un bravo ballerino.

Inutile dire che Garfield, dopo aver tentato di tutto per liberarsi dell’intruso, una notte, con uno dei suoi scherzi, provoca la fuga della bestiola.

Odie finisce per caso tra le mani di Felice Chapman, presentatore televisivo fallito, il quale vuole sfruttarlo per raggiungere il successo; anche utilizzando un collare che rilascia scariche elettriche.

Recensione

Da striscia a fumetti irriverente, sarcastica e decisamente dedicata agli adulti, Garfield è stato a forza esportato verso i lidi del prodotto per bambini under 5, prima con i cartoni animati per la tv e poi con questo film che, come i due capitoli di Scooby-Doo, si affida alle nuove tecniche digitali.

Il risultato però potrebbe provocare sbadigli a profusione agli stessi piccoli, a prescindere dalla durata della pellicola.

Una trama fin troppo ingenua e decisamente povera per un lungometraggio, infatti, epura l’intera operazione di quel cinismo divertito che impreziosiva le vignette.

E quindi, per quanto affrontare l’animalismo abbia un indiscusso valore pedagogico, l’opera, a conti fatti, mostra i suoi numeri solo nell’incredibile lavoro degli animatori della computer graphic.

Sax Marmotta