Trama

Nonostante abbia ricevuto un premio per le sue buone attitudini giornalistiche, la carriera di scrittore di Parker Concorde non decolla.

Anzi, il giovanotto, spesso in ritardo con l’affitto, è costretto a sopravvivere rispondendo in un call-center di cartomanzia, facendosi per giunta passare per sensitivo.

In seguito ad un incendio che distrugge l’appartamento in cui vive (colpa della sua passione per l’aromaterapia), si mette a cercare una nuova stanza, momentaneamente ospitato dall’amico donnaiolo Jack.

Ne subaffitta una la bella Sam, aspirante pittrice, ma, per propria tranquillità, solo ai gay. Poiché le è stato indicato dall’amico omosessuale Tom, la ragazza non ha dubbi sugli orientamenti di Parker.

Il quale tenta di mantenere l’equivoco con tutti gli inconvenienti del caso. Innamorandosi anche della sua coinquilina… .

Recensione

Non è difficile credere che, nella a volte limitata fantasia degli sceneggiatori americani, in molti si fingerebbero omosessuali senza piagnistei (e non per un malinteso) pur di vivere sotto lo stesso tetto della deliziosa Sam (la figlia d’arte Alison Eastwood); il punto è che la signorina, così improbabilmente impegnata a combinare appuntamenti tra sconosciuti, ci fa la figura della cretina, non accorgendosi dell’evidente propensione verso di lei di Parker (Johnathon Schaech, ben lontano dalle sudice atmosfere del suo amico cineasta Gregg Araki).

L’iter di menzogna (con Jack che si finge gay con il nome di Boris), avvicinamento, scoperta, crisi non propone nulla di nuovo, e anziché gettare uno sguardo illuminato sulla libertà sessuale rischia, come spesso accade, per la convenzionalità di personaggi come Tom, di ottenere l’effetto contrario.

Fa rabbia che i dialoghi posseggano perlopiù battute brillanti e che queste vengano però mortificate dalla regia spenta di Snedeker (che interpreta Ben, l’inaffidabile fidanzato di Sam) e dall’assenza o cattiva collocazione delle musiche.

Cameo della cantante Lourdes.

Max Marmotta