
Il solista
- Joe Wright
- Catherine Keener, Jamie Foxx, Robert Downey Jr., Tom Hollander
- Drammatico, Musicale
- Stati Uniti
- 24 April 2009
Recensione
Classica storia dell’incontro tra due anime diversissime che imparano a conoscersi e a trarne un giovamento che può migliorare le reciproche esistenze (sebbene il finale sia opportunamente non lietissimo), Il solista è il risultato dell’adattamento abbastanza felice steso dalla sceneggiatrice Susannah Grant a partire dalle memorie del giornalista Steve Lopez (sullo schermo ha il volto di Robert Downey, attore dalle buone scelte), che riuscì a vincere la propria crisi creativa e privata grazie all’incontro con il vagabondo Nathaniel Ayers (interpretato con ordinaria bravura da Jamie Foxx), in realtà un’ex-promessa del violoncello costretta ad abbandonare gli studi a causa dell’insorgenza di una schizofrenia che – come accade a ogni potenziale genio – la condusse all’auto-isolamento.
Joe Wright, reduce dall’eleganza non ingessata delle sue opere precedenti (Orgoglio e pregiudizio, Espiazione) non sfoggia nessuna trovata particolare, ma confeziona uno di quei rari film che, affidandosi una simbologia chiara (una ripida salita in bici alla ricerca di una visione d’insieme, un volto conseguentemente semi-tumefatto per riadeguare lo sguardo, un’auto infuocata che continua ad ardere dentro un ragazzino di talento ma suggestionabile, degli uccelli che si librano in cielo nel momento della riconciliazione con la musica, e si potrebbe continuare), è in grado di arrivare aggraziatamente al pubblico più avvezzo al cinema commerciale, invogliandolo magari ad “assaggiare” in futuro opere ancor più impegnative.
Una dote, tutto sommato, non da poco, che aiuta a sorvolare su qualche esitazione a metà percorso. Anche il freno all’ottimismo, la consapevolezza che non tutti gli ostacoli possono essere superati conferisce al plot una certa onestà.