
Il vizio della speranza
- Edoardo De Angelis
- Cristina Donadio, Juliet Esey Joseph, Marina Confalone, Massimiliano Rossi, Nancy Colarusso, Pina Turco
- Drammatico
- Italia
- 22 November 2018
- Italian
Recensione
Maria (Pina Turco, già apprezzata ne La parrucchiera) vive ai margini di Castel Volturno e della società.
Segue caritatevolmente alcune prostitute straniere, dipendenti dalla cinica Zi’ Marì (l’inappuntabile Marina Confalone in uno di quei ruoli secondari che attirano premi) e di tanto in tanto ne accompagna in barca un gruppo a partorire.
I bambini saranno venduti. Clandestinità nella clandestinità, dunque, per una giovane donna in passato seviziata e impossibilitata a restare incinta.
Eppure il miracolo succede, e lei decide temerariamente di tenere il frutto del suo ventre e intraprendere un simbolico viaggio in compagnia di un ex-giostraio d’animo gentile (Massimiliano Rossi) e la figlia (Nancy Colarusso) d’una maîtresse (Juliet Esey Joseph).
Queste ultime si chiamano rispettivamente Virgin e Blessing, e insieme ad altre ragazze schiavizzate (i cui nomi sono Hope e Fatimah) potenziano l’idea di grazia in un contesto degradato che pervade tutto il film.
De Angelis, che si avvale ancora delle intonate musiche di Enzo Avitabile, dopo l’elogiato Indivisibili era atteso al varco, una concreta parte della critica considera la sua ultima fatica un passo indietro, connotato da facili simbolismi.
D’altronde, l’autore – che ha steso la sceneggiatura con Umberto Contarello – sfoggia una poetica coerente, coglie l’atmosfera giusta e trova spazio per un omaggio a I 400 colpi.
Un grande plauso ai costumi di Massimo Cantini Parrini.
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