
Ilaria Alpi – Il più crudele dei giorni
- Ferdinando Vicentini Orgnani
- Angelo Infanti, Giacinto Ferro, Giovanna Mezzogiorno, Rade Serbedzija
- Drammatico
- Italia
- 27 March 2003
Trama
L’inviata del Tg3 Ilaria Alpi segue da molto tempo una pista, riguardante loschi traffici tra l’Italia e la Somalia: ci sono di mezzo armi e occultamento di rifiuti tossici.
Prende più informazioni che può dal fidanzato Francesco e, dopo avere intervistato un personaggio in vista che le fa intendere qualche magagna, ritorna a Mogadiscio, con scarso appoggio economico da parte della sua testata.
È accompagnata dall’operatore televisivo Miran Hrovatin, conosciuto nell’ex-Jugoslavia, con il quale si è sviluppato un rapporto di reciproca stima e fiducia.
Sul posto incontra la solidale giornalista dell’ABC Karin e il viscido Giancarlo Marocchino, italiano con le mani in pasta dappertutto.
Un vile agguato, il 20 marzo del 1994, mette fine all’inchiesta.
Recensione
C’è il rischio della fiction televisiva dietro l’angolo, ma il film di Vicentini Orgnani (che aveva già lavorato con il valido attore poliglotta Rade Sherbedgia in Mare largo e che suona la chitarra nelle composizioni originali di Paolo Fresu) è di quelli “impegnati”, con un carico di indignazione che non teme di concretizzare le ipotesi (le indagini sono ancora aperte) sulle cause dello spietato duplice omicidio.
Con una narrazione che oscilla tra il prima e il dopo, il regista ricostruisce coraggiosamente –grazie al libro scritto anche dai genitori della Alpi– gli ultimi giorni della cronista e del suo cameraman, privilegiando l’aspetto complice della loro collaborazione.
Buona parte delle riprese della pellicola, che con il genere bellico non c’entra nulla ed è conosciuta pure con il semplice titolo Il più crudele dei giorni, sono state effettuate in Marocco.
Ancora inarrivabile la Mezzogiorno, che cita opportunamente Pasolini.