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Trama

Biografia della scrittrice filosofa irlandese Iris Murdoch (1919-1999). Durante gli anni Cinquanta, mentre è borsista presso l’Università di Oxford, termina il suo primo romanzo e intreccia diverse relazioni con intellettuali del luogo, docenti, colleghi, uomini e donne, e si lega in particolare al giovane John Bayley, in seguito stimato critico letterario.

Anche se inibito dalla travolgente personalità della donna, John la sposa e, profondamente innamorato e ammirato dalla sua cultura, le sta sempre accanto per 55 anni, sia nel successo che nella sofferenza: Iris pubblica altri 25 libri ma, superata la barriera dei settanta, viene colpita dal Morbo di Alzheimer, perdendo poco a poco le sue facoltà intellettive.

Recensione

Biografia si, ma anche storia d’amore priva di melensaggini e film su una patologia inumana poco nota, con tutte le drammatizzazioni del caso, sulla falsariga degli analoghi L’olio di Lorenzo e Go Now.

Indiscutibili le prove degli splendidi Judi Dench (Iris) e Jim Broadbent (recentemente Moulin Rouge, Il diario di Bridget Jones, qui John), per altro ottimamente replicate dai giovani e somiglianti corrispettivi Kate Winslet e Hugh Bonneville; curata e appassionata la sceneggiatura, specie nel delineare la “gabbia di regresso” in cui è imprigionata la protagonista, un tempo paladina della libertà della mente, e nel descrivere lo stato d’animo dei personaggi tramite continui flashback scanditi da un’eterogenea colonna sonora, il cui score è affidato al solito James Horner, con Joshua Bell violino solista.

L’unico neo è forse una struttura a tratti fin troppo di maniera e a tratti abbastanza pretenziosa e lacunosa, che si ripercuote soprattutto sulla durata dell’opera, stranamente breve per un film di genere.

Producono Anthony Minghella e Sydney Pollack.

Sax Marmotta