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Trama

Jimmy Isaac Neutron è un vivacissimo bambino figlio della rigida Judy e dell’allegrone Hugh. Le sue incredibili doti e le sue fantasiose invenzioni gli fanno guadagnare l’appellativo di genio presso i compagni di scuola.

Convinto dell’esistenza di vita extraterrestre, lancia in orbita un tostapane/satellite al fine di entrare in contatto con qualcuno.

Gli unici a rispondere però sono dei minacciosi alieni ovali, i quali rapiscono tutte le mamme e tutti i papà per offrirli in sacrificio alla loro divinità.

Jimmy, con l’aiuto dei piccoli concittadini, inclusi i più diffidenti, organizza una missione spaziale di soccorso.

Recensione

Da un’idea del regista-attore-produttore Steve Oedekerk (Ace Ventura: missione Africa), una pellicola frutto di un vincente accordo commerciale tra la Paramount e la Nickelodeon, realizzata con le più collaudate tecniche di animazione digitale.

È un fatto che sia la Pixar che la Dreamworks rappresentino il top nel campo, e che quindi il tratto grafico da videogame e i movimenti non proprio fluidi dei personaggi di Jimmy Neutron lascino un poco a desiderare, ma almeno non si tratta di un film orfano di buoni spunti.

Il soggetto esile identifica i bambini come i principali destinatari di una storia che sciorina i soliti semplici valori, che non disdegna neppure un umorismo “adulto” e che, sebbene abbastanza stucchevole e lenta nella seconda parte, costituisce un piacevolissimo contenitore di originali e creative idee.

Candidato all’Oscar 2002, nella categoria migliore lungometraggio a cartoni animati, insieme –guarda caso– a Shrek e Monsters & Co.

Sax Marmotta