
La regina dei dannati
- Michael Rymer
- Aaliyah, Marguerite Moreau, Stuart Townsend, Vincent Perez
- Drammatico, Fantasy, Horror
- Australia, Stati Uniti
- 10 February 2002
Trama
Risvegliatosi da un sonno centenario, il vampiro Lestat de Lioncourt decide di rivelare al mondo la propria natura violando le leggi della sua razza.
Divenuto repentinamente famoso come leader di una rock band, dà appuntamento ai suoi adirati simili presso la Death Valley in occasione del suo unico concerto.
Jesse Reeves, studiosa di fenomeni paranormali, lo avvicina animata da motivazioni non solo scientifiche, allarmando il suo mentore David Talbot il quale teme l’intervento del millenario Marius, creatore di Lestat e custode delle spoglie di Akasha, madre di tutti i non-morti.
Recensione
Stantío film sui vampiri, confezionato su misura per un pubblico giovane poco esigente, con un protagonista (Stuart Townsend) più simile all’Eric Draven de Il corvo che al crudele Lestat interpretato da Tom Cruise nell’ottimo Intervista col vampiro di Neil Jordan, sempre tratto da Rice.
Inspiegabile la presenza del regista australiano Michael Rymer, già autore di Angel Baby, anonimo e mal supportato da una sceneggiatura colpevole di non concentrarsi sui dialoghi e di mescolare caoticamente spezzoni dei numerosi romanzi.
Ribadendo, sulla falsariga dei Rolling Stones e dei Marilyn Manson, che il diavolo ama il rock’n’roll, l’opera si perde in una satira all’acqua di rose sulla musica commerciale contemporanea e in un massiccio uso di effetti visivi, senza dimenticarsi di riesumare improbabili Van Helsing e una sedicente potentissima regina, sullo schermo per venti minuti scarsi, impersonata dalla sfortunata cantante Aaliyah, alla cui memoria la pellicola è dedicata.
Comunque ottimo il lavoro dello scenografo Graham “Grace” Walker.