
La storia del cammello che piange
- Byambasuren Davaa, Luigi Falorni
- Amgaabazar Gonson, Chimed Ohin, Janchiv Ayurzana, Zeveljamz Nyam
- Documentario, Drammatico
- Germania, Mongolia
- 29 June 2003
Recensione
È un documentario (e in tale veste è stato pure candidato all’ultima edizione degli Oscar), ma fino a un certo punto, poiché i registi, la mongola Byambasuren Davaa e l’italiano Luigi Falorni, conducono la loro “storia”, suggestivamente situata tra le dune del deserto del Gobi, dove la pastorizia appare l’unico sostentamento possibile, partendo da un copione già scritto (nel quale un puledro di cammello, “interpretato”, come sottolineano i simpaticissimi titoli di coda che schierano anche i bipedi coinvolti nella vicenda, dal tenero Botok, viene rifiutato dalla madre Ingen Temee, sfiancata dal parto), per poi mostrare con naturalezza il modus vivendi della gente del luogo.
Quasi una fiaba, realistica e poetica, risolta tra musica e commozione, che ci conduce in terre lontane e ce le spiega, senza tralasciare uno spontaneo quanto antico e sapido parallelismo uomo/animale, baciato dalla solidarietà e veicolato dall’“espressività”, tempestivamente colta dagli autori, degli ingobbiti protagonisti.
Insomma, per chi non se ne fosse ancora accorto, non è necessario stanziare grandi budget e riprodurre paesaggi artificiali per dare alla luce del buon cinema.