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Trama

Esistenze infelici che si incrociano a Marsiglia. Michèle lavora tutte le notti al mercato del pesce e quando torna a casa deve badare alla nipotina, poiché non può contare sul marito disoccupato e fannullone e sulla figlia tossicodipendente che non esita a prostituirsi per una dose.

Non riuscendo a farla smettere, Michèle si rivolge al vecchio amico Gérard, laconico e inserito in giri loschi.

Nel frattempo Paul, ex-portuale diventato taxista, deve fare fronte alle difficoltà del suo nuovo lavoro.

E nasce qualcosa tra la moglie di un intellettuale appariscente dedita al volontariato e un giovane delinquente di colore da lei redento grazie alla musica.

Recensione

Senza mai separarsi dalla sua compagnia di attori (tra l’altro, Ascaride è sua moglie e Meylan e Darroussin sono gli amici di una vita), Guédiguian prosegue l’analisi sociale inaugurata dai lavori precedenti da par suo, cioè restando nella sua Marsiglia e riflettendo sulla “sua” estrema sinistra, ormai definitivamente amalgamata alla parte avversa: operai che partecipano ai civili comizi di politicanti destrorsi, feste in cui confluiscono personalità di entrambe le fazioni, crumiri che si arricchiscono, il razzismo che serpeggia ovunque… È un film duro, sconsolante ma forse necessario, realizzato per sfida dal regista simultaneamente ad una commedia sempre incentrata sul proletariato, ovviamente con lo stesso cast, À l’attaque! La speranza, comunque, c’è, e si vede.

Max Marmotta