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Trama

Lara Croft scopre che il mitico Tempio della Luna, nel quale Alessandro il Grande custodì i suoi tesori, è sommerso al largo di Santorini.

Quando si reca sul posto insieme a due sfortunati colleghi archeologi, subisce l’assalto del prezzolato Chen Lo, mandato dal premio Nobel per la scienza Jonathan Reiss a prelevare una preziosa mappa sferica che conduce alla Culla della Vita, in Africa, luogo nel quale si troverebbe il Vaso di Pandora, trasformabile in una potente arma batteriologica.

Con l’aiuto a distanza dei fidi Bryce e Sean, l’energica esploratrice preleva l’avventuriero Terry Sheridan, da lei scelto come compagno di viaggio (un tempo ci fu del tenero) e attualmente rinchiuso in galera, e si mette in caccia dei predatori.

Le sarà prezioso l’aiuto della guida Kosa.

Recensione

C’è un minimo di consistenza in più rispetto al primo episodio, diretto da Simon West nel 2001 e di per sé malriuscito (quindi, non certo insuperabile); tuttavia Jan de Bont, dopo Speed, non ne ha imbroccata più una, e neanche stavolta si distingue per savoir-faire registico.

La violenza è ancora sorda, come vorrebbe il videogioco che sta alla fonte, e la storia non avvince, non convince, non stupisce.

È innegabile che qualche sequenza d’azione funzioni meglio rispetto al resto, ma è nulla in confronto alle gesta e alle acrobazie più ponderate del caro vecchio Indiana Jones.

La Jolie, attrice senz’altro interessante, si limita ad una massiccia prestazione fisica e lascia che la sua naturale carica di sensualità e le sue labbra in primo piano facciano il resto.

Inspiegabilmente, i titoli di coda italiani massacrano quelli originali in un’interminabile sequenza scandita dalla decantata sfera, per poi interrompersi bruscamente.

Max Marmotta