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Recensione

Il librone di C.S. Lewis che ha dato origine a questa super-produzione (stranamente) disneyana, la quale, lo sottolineiamo subito, sfoggia un’invidiabile tecnica computerizzata che conferisce agli animali una straordinaria espressività, è suddiviso in parecchi tomi, perciò è lecito aspettarsi un nuovo filone alla Harry Potter.

Ma il problema non risiede nella potenziale serialità, che pure affligge una larga fetta di cinema odierno di media fattura, bensì nello sviluppo dei contenuti.

La trama narra di quattro fratellini londinesi, i Pevensie, dati in affidamento ad un misterioso professore (Broadbent) abitante in una grande casa isolata, per proteggerli dalle incursioni tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale.

Giocando a nascondino per contrastare la noia, i bambini scoprono che un armadio magico cela la porta d’accesso ad un paese innevato, Narnia, popolato da creature mitologiche e bestie parlanti tenute in scacco dalla tirannica Strega Bianca (l’algida Tilda Swinton, particolarmente adatta al ruolo assegnatole).

Così il responsabile Peter (il maggiore), la combattiva Susan, la piccola Lucy e, più tardi, lo scostante e ingenuo Edmund si uniscono, come vuole la profezia, al fiero leone Aslan (doppiato da un glorioso ma inadatto Omar Sharif) e agli altri oppressi per fronteggiare l’esercito della megera.

E qui scatta un meccanismo fin troppo automatico di tacita accettazione del concetto di guerra come unica possibile soluzione delle tensioni, che vede attori principali proprio i giovanissimi protagonisti.

Tanto per fare un facile confronto, ne Il signore degli anelli, comunque indirizzato ad un pubblico sostanzialmente più adulto, il ricorso alle armi è sofferto, mentre in questo caso i principali fruitori sono preadolescenti, non esattamente indotti alla riflessione da quanto scorre sullo schermo.

È un difetto sostanzioso, che purtroppo inquina l’alta qualità spettacolare di molte scene e il notevole lavoro svolto dal regista Andrew Adamson (Shrek) e dal suo staff.

Che peccato.

Max Marmotta