Trama

Si conoscono fin da bambini e hanno deciso improvvisamente (previa monetina) di sposarsi: la bellissima Tania, un passato di modella a Mosca (tornata da poco nella natia provincia), e il generoso Mishka, minatore da generazioni, hanno pochissimo tempo per organizzare il loro matrimonio.

Più che altro, si industria la famiglia di lui, tra un sacrificio e l’altro. La festa è però rovinata dall’arresto di Mishka, accusato di furto.

Recensione

Tutti bravissimi in questa quarta fatica, la più riuscita, del regista russo-francese Pavel Lounguine (Taxi Blues, Luna park, La vita in rosso), chiassosa quanto basta per ricordare, alla lontana, i banchetti kusturicani senza perdere comunque di vista l’assunto principale: tutti hanno bisogno d’amore.

Può apparire banale, ma l’autore ci arriva attraverso un percorso altresì complesso, divertendo e intenerendo il suo pubblico, inventando una galleria di personaggi disperati pure quando sembrano cattivi.

I convitati, fra i quali c’è anche l’ex di Tania, un boss, si stringono attorno ai due fidanzati quasi a volerli proteggere, invidiando loro, tuttavia, la freschezza e la felicità futura.

E il tormentone di “Besame mucho” è lì a sottolinearlo.

Max Marmotta