
Le regole del gioco
- Curtis Hanson
- Drew Barrymore, Eric Bana, Phyllis Somerville, Robert Duvall
- Drammatico, Sentimentale
- Stati Uniti
- 1 May 2007
Recensione
Magari si può eccepire su un rapporto genitore/figlio semplificato dalla competitività nel poker (il vecchio L.C., un sempre magnifico Duvall, è un campione acclarato, mentre Huck, il sovente monocromatico Bana, meno abile e assai determinato, prova da anni a sbarcare il lunario fra mille espedienti – tranne il lavoro vero e proprio – suo malgrado intimorito dall’ombra paterna), su un risvolto sentimentale vagamente appiccicaticcio con la “saggia ingenua” Billie (la Barrymore, discreta) o sull’assenza di reale suspense sul versante thriller (a meno che non si conoscano le regole di base del popolarissimo gioco di carte); sta di fatto che Curtis Hanson ci ha confezionato, con la consueta eleganza, un’opera pregiata per tematiche e sviluppi, impregnata di quegli umori da “azzardo a tutti i costi” così tipici a Las Vegas e dintorni, senza scivolare sulle più classiche, data la trama, bucce di banana (tragedia greca, risvolti canaglieschi) e concentrandosi molto sull’ambientazione e sul suo improbabile lato “pulito” (ci vuole una cospicua dose di candore ma anche un’invidiabile saldezza professionale).
Dopodiché, i più accorti non rivaluteranno la “città del vizio” (dove si paga cash) come terreno ideale per sfide esistenziali (in cui la peggiore delle minacce è venir gettati con una sdraio sul fondo di una piscina vuota), però si godranno un buon esempio di oliata sceneggiatura (scritta dallo stesso regista con Eric Roth), con psicologie approfondite e, in nuce, un insinuante monito sulle insidie che cela una “vita spericolata”.
Sa più di cinema del tempo che fu che di blockbuster con grandi nomi, ed è questo che rende il film amabile, pur con le sue lacune.
Perché dietro c’è un autore (La mano sulla culla, The River Wild, L.A. Confidential, Wonder Boys, 8 Mile, In Her Shoes), forse minimale, sicuramente eclettico.