Trama

Interventi a mo’ di intervista di personaggi del mondo della politica, della canzone, del cabaret, della medicina, delle forze dell’ordine per ricostruire la storia, la regolamentazione, la demonizzazione della canapa.

Si assiste anche a vari tipi di lavorazione della cannabis, utilizzata, oltre che per il consumo personale, legalizzato ad esempio in Svizzera e Paesi Bassi, in settori quali l’alimentazione, l’industria tessile, persino l’edilizia.

Senza trascurare le sue capacità curative e la possibilità di usarla per la creazione di un particolare carburante non inquinante.

Recensione

Si deve riconoscere l’onestà di intenti di questo documentario collettivo, curiosamente distribuito dalla Lucky Red direttamente in dvd per essere videoproiettato nelle sale: i vari attori e sostenitori a vario titolo della marijuana, nettamente discostata dalle droghe pesanti, illustrano come e perché l’“erba” sia meno pericolosa di quanto si dica, sottolineando il lucro che oggi ne ricava la criminalità e paradossi vari; fanno loro eco alcuni pareri più prudenti (pochi, ma ci sono) e gli agenti di Guardia di Finanza, interpellati però sull’addestramento dei loro cani.

Quel che è certo è che l’obiettivo “didattico” viene centrato, sebbene siano più interessanti i ricordi degli anziani coltivatori rispetto alle lunghe fasi di lavorazione della canapa.

Proprio per questo, sovente il lungometraggio si affloscia; ma con tanti registi, ognuno con il suo bravo segmento, sperare nell’omogeneità era alquanto utopistico.

Max Marmotta