Video & Photo

1 videos

Recensione

La storia della Bella Addormentata nel Bosco piuttosto stravolta e proposta dal punto di vista della temibile strega Malefica (Angelina Jolie, e non si poteva scegliere meglio): la sua infanzia, i suoi dispiaceri, i torti subiti (soprattutto dal futuro re Stefano, suo innamorato, che per non ucciderla, come vorrebbe il suo popolo, trova un meschino compromesso) e il conseguente desiderio di rivalsa.

Non così gratuita, dunque, ci dovrebbe apparire la maledizione lanciata alla principessa Aurora, figlia dell’uomo che l’ha rovinata: pungersi con il fuso di un arcolaio al compimento dei sedici anni e cadere in un sonno simile alla morte.

Ma è pur sempre una vendetta trasversale rivolta contro un’innocente, e poiché abbiamo imparato a conoscere la “megera per forza” non possiamo fare a meno di notare uno stonato eccesso.

E infatti… Mettiamola in questo modo: il buonismo avvolge tutta la trama, e l’atmosfera gotica presente nel celebre cartoon del 1959 (anche stavolta produce la Disney) è lontana: qui non si vogliono spaventare i bambini (la presenza di mostri è molto limitata), li si vuole educare proponendo loro una morale rassicurante, comprensibile.

Fin qui, niente di male. Il problema è che, in contrasto con la “coccolata” protagonista, il neo-regista Stromberg, esperto di effetti visivi, e la sua adattatrice Linda Woolverton hanno dimenticato di ispessire gli altri caratteri, dalle tre fatine al monarca Copley, ma soprattutto la bionda vittima del sortilegio (una sprecata Fanning), ridotta a ingenua entusiasta.

Max Marmotta