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Trama

Dopo aver colto il marito Toninho in flagrante adulterio, l’impareggiabile cuoca brasiliana (di Bahia) Isabella abbandona il ristorante che gestiva con il coniuge e parte alla volta di San Francisco per raggiungere il suo amico viado Monica.

Qui, dopo essersi fatta disamorare, tramite incantesimo, del compagno traditore, fa colpo su Cliff, giovane produttore televisivo in cerca di nuove idee, che grazie a lei lancia il programma culinario “Il cibo della passione”.

In men che non si dica la donna diventa famosa. Ma Toninho, che non ha affatto rinunciato a lei, la sta cercando.

Recensione

La venezuelana Fina Torres sceglie consapevolmente i toni della favola (di conseguenza, con poche pretese di attendibilità); ma affidando buona parte del film al sorriso luminoso di Penélope Cruz si dimentica di aggirare qualche trappola narrativa.

Anzitutto, il rischio di dipingere i brasiliani come semplicioni superstiziosi (è buona regola rifuggire dalle generalizzazioni); quindi, la tendenza a calcare su alcune allusioni sessuali, o ancora il fatto di considerare una tappa obbligata l’inclusione di un simpatico travestito (Harold Perrineau jr. non starà cominciando a ripetersi?). La fine, poi, è assolutamente illogica. Di sicuramente valido c’è una colonna sonora tutta bossa nova (a parte i temi originali di Luis Bacalov), cantata da nomi quali Toquinho e Vinicius De Morães.

Max Marmotta

Qualche consiglio